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giovedì, giugno 09, 2005

Tintarella di luna e mani leste

Conclusasi con successo l'operazione denominata "Fabia" dagli agenti della Digos di Venezia.
Dopo anni di insuccessi gli uomini della Centrale Operativa incastrano insospettabile ragazza veneziana accusata sul finire degli anni '80 di aver perpetrato ai danni del pubblico atti osceni notturni sul litorale e di aver intentato più volte e con scarso successo furti di brillantini nei Magazzini Standa del Gran Viale.
Questa è una telefonata (reale garantito sulla mia parola) intercettata negli scorsi giorni della novella Eva Kant ad una coetanea:
"eh sì...! quelli erano i miei vecchi tempi : una volta sono stata fermata dalla polizia (così come le altre 10 persone che erano assieme a me) al Sorriso perchè ci hanno beccato entrare di nascosto e fare il bagno semi nudi...trattenuti per circa 30 minuti con controllo carte d'indentità... ma te par al Lido... pazzesco!!"
Per quanto attiene la serie di furti ai Magazzini Standa un onesto cittadino ha rotto il muro di omertà innanzi alla vicenda e ha confessato agli agenti di aver avuto una conversazione con la manigolda nella quale Ella riferiva che in tempi passati, con la collaborazione di una amica, irrompeva alla Standa e sottraeva costosissime confezioni di brillantini. Suo malgrado durante una di queste razzie interevenne un vigilante che data l'età della giovine fanciulla la consegnava alle cure della madre redarguendola. La novella Eva Kant, resasi conto del folle gesto si rivolgeva in pianto dirotto alla madre con la seguente frase: "Se lo dici al papà mi uccido!"